sabato 30 agosto 2008

Da Savile Row agli stracci, ovvero: le contraddizioni di un paese


Caro me,
Continuo con lo sproloquio a proposito della Perfida Albione (d'ora in poi, semplicemente P.A.). Questa volta prendo di mira però un aspetto apparentemente superficiale, ma che in realtà rispecchia in modo profondo la mentalità schizofrenica di un modo di vivere unico al mondo. NOn voglio parlare di popolo o di cultura, dato che ormai Londra e in generale la P.A. sono divenute terra di conquista da parte di tutte le etnie presenti nell'orbe terracqueo, e quindi onn avrebbe senso parlare di nazione. Ha senso però parlare di modo di vivere, che per tutti i presenti ha un minimo comune denominatore: la schizofrenia, appunto.

Londra è famosa, almeno in certi ambienti, per essere la città di Savile Row, la strada dei migliori sarti da uomo al mondo. Effettivamente, passeggiando per quella via, si vedono vari atelier - uno dei quali fornitore ufficiale dell'Imperatore d'Etiopia, nientepopodimeno... - in cui sarti dall'aria vagamente massonica se ne stanno indaffarati intorno a modelli, tessuti, macchine per cucire, ecc. Ed è qui che nascono i grandi abiti classici da uomo, i tight, i completi alla marinara, i battichiappe e i doppiopetti più fini del mondo.
Ma basta fare pochi metri in più, e ributtarsi nella caotica Regent's Street, per vedere uno sciame di britannici che definire vestiti è già di per sé esagerato. Sono coperti, non sono vestiti! L'Inghilterra è il paese in cui il turista italiano si nota prima di tutto per come è vestito, e in cui l'indigeno medio sembra fare apposta a giocare a moscacieca con il guardaroba.
E questa è solo la prima spia di quella personalità sdoppiata. Un altro piccolo esempio lo si ha guardando i paracarri per strada, rigorosamente in ghisa massiccia e solida, e poi i palazzi dei quartieri più vecchiotti, tipo Soho: in alcuni casi, fra un palazzo e l'altro vengono messi dei puntelli di sostegno, perché se c'è un "buco", ossia, un palazzo più basso in mezzo, c'è caso che i due edifici adiacenti decidano di crollarci sopra. Ovviamente, centine e puntelli sono in legno, che con il clima tipicamente desertico della P.A. è destinato a durare secoli...
La città è pulitissima, molto più di tante nostre città italiane che pur essendo grandi un ventesimo di Londra, vantano il doppio di storia e di patrimonio culturale. Eppure, provate a cercare un cestino! Pare quasi che sia un disonore, piazzare un cazzo di cassonetto da qualche parte, dove un turista possa gettare - per esempio - un mozzicone di sigaretta, piuttosto che un fazzoletto usato o una confezione di un sandwich.
Dulcis in fundo, la metropolitana. Chilometri e chilometri di Tube, uno dei sistemi più pratici e collaudati del mondo. Annunci su annunci per la sicurezza, Mind the gap, Take all your belongings with you, ma provate a cercare un'uscita di sicurezza...! A Milano non ce ne sono, ma scale e scale mobili sono ampie, e la profondità massima di rado raggiunge i 50 m sotto il suolo. A Londra le scale sono poche, strette e interminabili, e la profondità dei tunnel è veramente profonda!! (vedi la fermata della DLR di Bank, o anche solo della Central Line). E i tunnel sembra che siano fatti letteralmente a misura per i treni. Guardando la Linea 1 del metrò milanese, le gallerie sembrano autostrade, in confronto.

Grazie a me stesso per l'attenzione, baci e abbracci

4 commenti:

emmeggì ha detto...

io volevo dire due cose

1) io non sono a londra, sono a niuiorch, però i puntelli ai palazzi li mettono lo stesso.

2) il tuo blog è talmente autoriferito che per un certo momento ho pensato di averlo scritto io

Un altro Me (Matteo)

Anonimo ha detto...

hm... allora sono proprio anglosassoni...

uddio... ho un altro lettore^^ che emossione...!

Anonimo ha detto...

su su ... non ti emosionare ...se no mi scappa anche il terzo lettore :P

bacio

Lord Viber ha detto...

Caro Te,
le contraddizioni sono proprie di ogni paese e, in alcuni casi, molto più stridenti di quelle che hai citato tu. Pensa a Napoli: la città della ricca nobiltà, dei sarti geniali (il taglio napoletano ha, nel mondo, la stessa dignità del taglio inglese), delle barberie, di Marinella. Contemporaneamente è anche la città di Scampia, Pianura, l'immondizia, la camorra che ammazza senza stile o regole. Pensa all'Italia: è forse la penisola più ricca di storia del momdo intero ma definirla "nazione", nel senso dell'identità che accomuna i suoi abitanti, è impossibile.
Quanto alla Perfida Albione, per compenderla è necessario accettare alcuni punti di partenza. Si tratta di una nazione classista e felice di esserlo: l'upper class si vanta di comprare gli abiti a Savile Row ma la working class non
prova alcuna invidia. Al contrario, per uno di loro, sedere al pub di fronte a una pinta di Real Ale è quanto di più bello si possa desiderare. La Middle Class sta nel mezzo ed è forse la più spassosa: le parole "posh" dette con accento "cockney" fanno sempre ridere un sacco chi le ascolta(come i napoletani trapiantati a Parma che dicono "Figa"...). Le contraddizioni sono il sale di ogni civiltà. Fatti un giro nella zona dei Club, a Savile Row o Jermyn Street, poi fai un salto Camden, Islington, Brixton; quindi prendi un treno e fai una puntatina nel Kent o a Royal Ascot... Hai percorso meno di 100 km ma hai visto il mondo intero...
Ciao. www.matteocantile.com